La nuova bioeconomia del tannino per lo sviluppo della Calabria

20-Mar-2024 - Trasmesso in diretta videa su un noto social network (dove può essere liberamente rivisto), si è tenuto il 19 Marzo a Palazzo Miceli, sede di rappresentanza del Comune di S. Vincenzo La Costa, il convegno "La nuova bioeconomia del tannino per lo sviluppo della Calabria" organizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) in collaborazione con il Comune della provincia di Cosenza.

Aperto dai saluti del Sindaco, Avv. Gregorio Iannotta e del Sindaco di S. Fili, Avv. Linda Cribari, il convegno ha visto gli interventi di Lucia Turano, dell'Università di Palermo, e di Francesco Meneguzzo, Mario Pagliaro e Sonia Vivona del Cnr.

Estratto in Europa dal legno del castagno da quasi due secoli, il tannino è un prodotto naturale tradizionalmente usato nella concia delle pelli, che oggi ha due nuove importanti applicazioni: l’uso come fertirrigante e biostimolante in agricoltura e in sostituzione degli antibiotici negli allevamenti. In entrambi i casi, il tannino sostituisce costosi prodotti chimici di sintesi.

Francesco Meneguzzo ha presentato il nuovo processo di estrazione del tannino “HyTan” basato sulla cavitazione idrodinamica, applicato per la prima volta proprio a legno di castagno proveniente dalla Calabria.

Lucia Turano ha illustrato i risultati conseguiti utilizzando il nuovo tannino di castagno denominato “HyTan” come biostimolante della crescita delle viti dopo un esperimento in campo durato un anno condotto presso un vivaio in Sicilia specializzato in viticoltura.

Mario Pagliaro ha presentato il mercato e l’industria del tannino di castagno i cui sviluppi scientifici e tecnologici aprono nuove prospettive di sviluppo economico tanto alle aree con elevata presenza di boschi di castagno che al settore agricolo, incluso quello florovivaistico.

Il nuovo processo introdotto dal Cnr elimina la necessità di utilizzare qualsiasi agente chimico o di scaldare l'acqua con notevoli consumo di energia. E lo sostituisce con un processo fisico, chiamato cavitazione dinamica dell'acqua, che consuma solo una piccola quantità di elettricità in cui l'estrazione del tannino dalle cellule del legno e della corteccia avviene in base ad un principio fisico del tutto differente dall'estrazione convenzionale.

In questi anni, i ricercatori del Cnr dei Laboratori di Francesco Meneguzzo e Mario Pagliaro in Toscana e in Sicilia hanno sviluppato direttamente su scala pre-industriale il processo della cavitazione che hanno applicato a molteplici scarti agroalimentari e forestali per l'estrazione di preziosi prodotti naturali.

Fra cui, adesso, il tannino.

"HyTan" è il nome del hanno dato al tannino di castagno estratto con la tecnologia "green" della cavitazione idrodinamica.La scoperta apre le porte alla bioeconomia forestale basata sul tannino.

Dopo un esperimento durato in campo quasi un intero anno condotto presso un vivaio in Sicilia specializzato in viticoltura dai team di Nino Pisciotta e Diego Planeta dell'Università di Palermo, i ricercatori hanno pubblicato lo studio che prova l'eccellente capacità di questo nuovo tannino a funzionare da biostimolante per la vite.

La nuova bioeconomia del  tannino per lo sviluppo della Calabria (S. Vincenzo La Costa,          19 Marzo)Si tratta di risultati che aprono le porte ad un utilizzo massivo del tannino di castagno estratto con questo nuovo processo nella viticoltura. Ogni anno solo nei Paesi comunitari vengono prodotte circa 350-400 milioni di barbatelle innestate. In Italia se ne producono circa 130-150 milioni di cui 40 milioni destinate all’esportazione.

Circondata da boschi di castagno, la città di Cosenza vide sorgere nel 1906 uno dei maggiori impianti in Italia per l’estrazione del tannino, cui si aggiunsero nel corso di numerosi decenni anche altri impianti fra cui uno nel territorio del Comune di S. Vincenzo La Costa.

Da allora, quando l’unica applicazione del tannino era nella concia delle pelli, l’industria del tannino è profondamente cambiata, e l’estrazione del prezioso prodotto naturale viene condotta con successo in molteplici nazioni europee incluse Italia, Francia, Slovenia, Spagna e Portogallo.

Sonia Vivona ha spiegato come le ricerche dell’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Cnr siano concretamente al servizio dello sviluppo delle aree interne della Calabria, e quindi delle aree montane, fra cui rientrano diversi Comuni della catenza costiera e dunque anche S. Vincenzo La Costa o di S. Fili, il cui Sindaco ha seguito integralmente il convegno.


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