Mario Pagliaro's Newsletter, 18 Marzo 2011:

Nucleare addio. Mobilitazione per il solare 

Sommario:
La tragedia giapponese conclude la vicenda dell'energia elettrica nucleare.

I fautori dell'energia nucleare non comprendono il concetto di rischio. Il rischio è proporzionale alla composizione fra la probabilità di un evento e la portata delle sue conseguenze.

Ora che milioni di Giapponesi affrontano la sfida per la sopravvivenza, con il reattore esploso a Fukushima che rischia di contaminare Tokyo con una nube radioattiva, si comprende bene come per quanto bassa sia la probabilità di un evento come il terremoto giapponese e la fusione del nocciolo del reattore, la portata catastrofica delle conseguenze deve portarci ad escludere l'opzione nucleare tanto in Italia che nel resto del mondo.

Quindi, non solo occorre continuare ad incentivare la produzione di energia solare ma occorre che i Governi intervengano direttamente nella diffusione dei sistemi solari per la produzione di elettricità, calore ed energia frigorifera, sopperendo alle evidenti carenze mostrate dal mercato. 

Serve che i Governi intervengano direttamente nella ricerca, e nella formazione e informazione delle popolazioni: mobilitando gli scienziati del sistema pubblico della ricerca, e varando piani di formazione e informazione pubblica ricorrendo alle televisioni pubbliche.

In Italia esistono 15.000 kmq (chilometri quadrati) di tetti con l'orientazione necessaria, ovvero circa 27 metri quadri per abitante. Una superficie che già esiste, non ha un costo e che è pronta ad ospitare i pannelli fotovoltaici (e quelli termici) per generare l'energia necessaria alle persone che in quegli edifici vivono e lavorano. Basterebbe utilizzare solo il 10% di questa superficie per produrre energia elettrica pulita, lì dove serve, per un valore di  22 TWh/anno, pari a poco meno del 10% del fabbisogno elettrico nazionale.

E’ evidente che di fronte alla crisi finale dell’energia nucleare dovuta agli incidenti giapponesi, e alla concomitante corsa al rialzo del prezzo del petrolio in chiara via di esaurimento, l’energia solare sia il futuro energetico tanto dell’Italia che degli altri Paesi del mondo.

Per saperne di più

Danneggiati dallo tsunami del 9 marzo 2011, tre reattori nucleari di Fukushima, in Giappone, non sono più raffreddati da un circuito chiuso ad acqua alimentato dall'elettricità.

Le barre di combustibile nucleare -- uranio e una miscela di combustibile denominata MOX contenente plutonio -- sono rimaste scoperte dall'acqua di raffreddamento per 3/4 della loro altezza, fondendo rapidamente e rilasciando materiale radioattivo (uranio e scorie) trascinato dal vapore generato dall'acqua di mare mista ad acido borico che incessantemente i tecnici giapponesi stanno lanciando sulle barre scoperte.

E' enorme anche la quantità di radiazioni ionizzanti emessa dalle barre scoperte.

La fusione del nocciolo nei reattori 1 e 3 è un'eventualità del tutto possibile e, con essa, la contaminazione dei 15 milioni di abitanti di Tokyo che rischiano di essere investiti dalla nube di vapore e pulviscolo radioattivo sprigionata dai tre reattori danneggiati.


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