Terza Ondata di Mario Pagliaro, 13 febbraio, 2008:

Il lavoro, strumento di libertà

Una domenica del gennaio 2008, andiamo dunque a mangiare in un bel resort di San Cipirello, provincia di Palermo, dove un’azienda vinicola siciliana ha costruito un ristorante proprio adiacente alle sue gigantesche cantine.

Consumiamo un pranzo squisito al prezzo per cui a Milano potete, forse, acquistare una pizza e una bibita in una pizzeria sovraffollata; sulla porta di ingresso al locale c’è un annuncio: “Cercasi esperto in sistema Unix per la rete e il sito web aziendale”.

Mi informo e mi spiegano che hanno bisogno di un giovane che gestisca la rete informatica aziendale.

E che non lo trovano.

L’azienda produce in Sicilia, Tunisia e Puglia e commercializza ogni anno 16 milioni di bottiglie nel mondo.

Dunque, da un lato città piene di giovani laureati in discipline come Diritto, Lettere, Comunicazione e Psicologia in cui il numero complessivo di laureati è ormai così elevato che in alternativa all’emigrazione troverannno ad attenderli, dopo anni di precariato, l’impiego pubblico e l’insegnamento a scuola.

Dall’altro, dinamiche medie e piccole imprese cresciute nell’operosa provincia che non trovano i giovani di cui hanno bisogno.

Economia e società, semplicemente, si ignorano. Ma al tempo dell’internet che tutti ci connette, ecco che un giovane emiliano trova l’annuncio sul sito web dell’azienda. Decide dunque di andare a lavorare in Sicilia, di cui ama il mare (è un subacqueo) e le donne conosciute in vacanza.

Eccolo così a San Cipirello, che voi forse non avete mai sentito nominare, ed ecco che il lavoro lo proietterà letteralmente nel mondo. Il lavoro come strumento della propria libertà.

E con l’energia solare? In Italia viaggiamo ormai ad un ritmo di mille nuovi impianti al mese. Conto-energia ed incentivi fiscali funzionano così bene che nell’anno appena finito l’aumento del mercato è stato del 500%.

Così, voi siete un imprenditore che decide di adottare i moduli fotovoltaici per la generazione di energia elettrica; e magari di rivenderne l’eccesso allo allo Stato che la paga profumatamente. Siete sicuri che i tradizionali pannelli al silicio siano quello che fa per voi? Oppure esistono tecnologie nuove e più versatili, che magari potete addirittura adottare ai vostri prodotti ritrovandovi a vendere luci, vasi in ceramica e plastica capaci di generare l’energia che gli serve a illuminare o a mantenersi fredde?

Ecco dunque il corso sul nuovo fotovoltaico che vi servirà per orientarvi bene e rapidamente in un settore cruciale per lo sviluppo di qualsiasi impresa, tanto più in Sicilia dove 1600 kWh irradiano in media in un anno ogni metro quadro di una terra benedetta dal sole.

Ed è tutta qua, la sfida per l’accademia italiana: Cessare questo reciproco ignorarsi di economia e società, ed offrire alle imprese e ai giovani le idee e il supporto per adeguarsi alla competizione globale.

Per saperne di più

 Il corso Il Nuovo Fotovoltaico. Questo articolo di Mario Pagliaro è stato pubblicato il 13 febbraio 2008 da Il Quotidiano di Sicilia.


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