Terza Ondata di Mario Pagliaro, 5 dicembre, 2007:

Lavorare sul Web

«Internet è stata immaginata e progettata intenzionalmente da un gruppo determinato di scienziati informatici con una missione condivisa radicata in un sogno scientifico di cambiare il mondo attraverso la comunicazione tra computer», spiega come sempre brillante il gran sociologo spagnolo Manuel Castells

Se comprendiamo questo, capiamo cos'è veramente il telelavoro e perché libererà presto le nostre strade ingolfate dalle auto; e restituirà all'aria della città la freschezza perduta.

 Il telelavoro non equivale ad un lavoro fatto in silenzio, a casa, in cui un impiegato si connette al suo ufficio e digita sul computer testi di basso valore cui pochi o nessuno sono interessati.

Il telelavoro -- lavorare sul web -- è pura interazione con gli altri. E così, il nostro impiegato dell'elefantiaca Regione Sicilia adesso si connette al suo account su Google. Qui inizia a lavorare alla redazione del documento richiesto: ad esempio quello relativo al nuovo Parco naturalistico di Pantelleria, in corso di istituzione da parte del Governo con la Legge finanziaria che sarà varata da qui a qualche giorno.

Adesso, online, alla versione recente del testo accedono tutti i collaboratori. Ed ecco chi inserisce le considerazioni amministrative; chi quelle di marketing; chi quelle scientifiche. Si lavora insieme per produrre documentazione utile e poi, una volta completa, la si inoltra a tutte le parti interessate direttamente via e-mail.

Niente code alle poste. Niente inutili stampe. Solo informazioni ben organizzate e a colori che finiscono là dove è importante che arrivino senza intasare inutilmente archivi.

Eccolo. E' il Simulmondo in azione. Le persone lavorano e collaborano online e si incontrano offline. Non il mondo alienante che faceva paura al mio maestro Peppino De Rita intervistato da Teléma 8 anni fa; ma semplicemente un nuovo mondo che integra quello reale nel quale tutti viviamo.

Dimenticate le tristi raccomandate inviate a 5 euro ciascuna dal Comune di Livorno a tutte e 130 le imprese partecipanti alla gara d'appalto. Al loro posto, come hanno visto gli oltre 4 milioni di spettatori di Report il 2 dicembre, ecco la gara d'appalto online. 

Le imprese sottomettono in tempo reale le proprie offerte; e nel farlo prendono visione di quelle dei concorrenti. A vincere è l'impresa che offre di meno. E il risultato è, ad esempio, che una gara per la fornitura di materiale informatico che partiva da 15mila euro è stata vinta con un'offerta poco superirore ai 6mila euro.

L'amministrazione pubblica risparmia denaro due volte: ricevendo offerte vantaggiose rese possibili dalla trasparenza intrinseca della gara "telelavorata"; e liberando il tempo di lavoro della povera impiegata che avrebbe impiegato 2 giorni per scrivere, fotocopiare ed inviare 130 lettere perfettamente inutili se non per l'unica indirizzata all'impresa vincitrice.

Vedete? Funziona. Internet è stata progettata intenzionalmente per cambiare il mondo.

E lo sta facendo persino nella sperduta provincia del Paese ricco con la più bassa diffusione di accessi online. Ed anche in Sicilia, come vedremo nelle prossime column; dove imprese e cittadini hanno la necessità primaria di vincere l'insularità che prima che geografica è culturale.

Per saperne di più

 Il corso Getting things done (time management). Questo articolo di Mario Pagliaro è stato pubblicato il 5 dicembre 2007 da Il Quotidiano di Sicilia.


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