Terza Ondata di Mario Pagliaro, 7 maggio, 2008:

Energia solare per la nuova agricoltura

Accanto all’esigenza di comunicare e vendere con efficacia i frutti della terra prodotti riportando il lavoro dell’uomo a una relazione armonica con la natura, la nuova agricoltura siciliana ha nell’energia solare la sua nuova, formidabile opportunità di sviluppo.

E così già oggi nella Sicilia delle campagne in via di abbandono, vi bastano 200 metri quadrati di terreno ricoperti dai potenti dispositivi fotovoltaici nuovi -- e finalmente economici -- per generare 30 kW di potenza elettrica nelle ore assolate.

Dal giorno in cui l’impianto entra in funzione, lo Stato pagherà la vostra energia pulita per venti anni a un prezzo fisso e gigantesco: circa 40 centesimi euro, e cioè il triplo del costo corrente del kWh ottenuto bruciando olio combustibile.

E siccome in Sicilia l’irradiazione solare raggiunge e speso supera i 1500 kWh annui per metro quadrato, il conto è presto fatto. Ogni anno per i vostri 45mila chilowattora riceverete circa 18mila euro sotto forma di un puntuale bonifico bancario mensile, comunicato via e-mail.

E siccome leggete questa rubrica, oppure perché ne siete informati dalle attività divulgative del Sicily’s Photovoltaics Research Pole (www.i-sem.net), sapete che invece di spendere 200mila euro per comperare pannelli al silicio, adesso avete la possibilità di acquistare gli splendidi e leggerissimi pannelli al tellururo di cadmio per ridurre di un terzo il costo dell’investimento e ridurre quindi drasticamente il tempo di rientro dall’investimento.

Vi stupisce dunque sapere che, con questi incentivi statali e in presenza di una simile abbondanza di radiazione solare, Enel, Edison ed Eni abbiano già in cantiere proprio in Sicilia le loro belle centrali fotovoltaiche che usano proprio le nuove tecnologie fotovoltaiche?

E siete forse stupiti che pressoché tutte le banche siano ben liete di darvi tutti i soldi necessari ad acquistare i pannelli in cambio però -- piccolo particolare -- di gravosi interessi che spesso superano il 6% e che si prendono con la cessione integrale di tutto il credito che genererà il vostro impianto?

Non cedete.

E’ verosimile che presto la Regione Sicilia attivi forme di finanziamento prive di interesse dirette proprio ai contadini siciliani. Basterebbe stornare ogni anno 500 milioni di euro da un bilancio di 16 miliardi di euro spesi in cliniche private e corsi di formazione dalle prestazioni ben note, per dare ai contadini siciliani una fonte di reddito alternativa e durevole che cambierà molte cose nell’economia siciliana.

Dopotutto, il nuovo presidente della regione in Sicilia ha ripetuto in campagna elettorale che gli è chiaro come le major energetiche che in Sicilia raffinano il 40% del petrolio nazionale e che in Sicilia producono un largo surplus di energia venduta a prezzi record, adesso vogliano prendersi anche i profitti generati dall’energia solare e da quella eolica.

Evitare che questo accada sarebbe il primo segnale che la passività inerme delle classi dirigenti siciliane è conclusa. E che adesso, con l’era solare che si è aperta, la Sicilia potrà finalmente trarre benefici durevoli dallo sviluppo tecnologico.

Per saperne di più

 Il corso Il Nuovo Fotovoltaico. Questo articolo di Mario Pagliaro è stato pubblicato il 7 maggio 2008 da Il Quotidiano di Sicilia.


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