Terza Ondata di Mario Pagliaro, 17 ottobre, 2007:

Ambiente e sviluppo turistico

Il nuovo turismo è con la nuova agricoltura e la ricerca uno dei tre assi dello sviluppo economico della Sicilia del futuro. 

Ma quale turismo? Da 5 anni, inesorabile, continua infatti il declino di presenze straniere in Italia; e, in Sicilia, anche dei connazionali di altre regioni.

Ma se andiamo a guardare la distribuzione di questo andamento complessivo, vediamo facilmente che al decremento di quasi tutte le località tradizionali – isole Eolie, Pantelleria, Taormina, Cefalù e Sciacca -- corrispondono aumenti di presenze e fatturato, anche significativi, di chi ha saputo ricreare l’offerta turistica.

Ne parlo con uno degli imprenditori che ha saputo farlo a Favignana, isole Egadi. Il nostro gestisce alcune case affittate pressoché esclusivamente a turisti non siciliani. Mi spiega come passi l’intera estate nell’isola, pronto a risolvere qualsiasi problema. L’altra sera, per dire, un topo aveva rosicchiato i fili elettrici in PVC causando un corto circuito, e lui è dovuto intervenire personalmente.

I turisti vogliono un’assistenza continua e concreta. Allora, l’imprenditore ha convenuto con i fornitori locali un’offerta dedicata ai suoi clienti: dal giro dell’isola alla ristorazione. Poi, ha convenuto di mettersi in rete con analoghe strutture “bed and breakfast” sull’Etna e a Palermo dove gli ospiti spesso scelgono di proseguire la vacanza in Sicilia.

Il prossimo anno, mi dice, installerà un’ampia superficie di pannelli solari sia per la corrente elettrica che per l’acqua calda facendosi gratis metà dell’energia che gli serve.

A nemmeno cento km di distanza, trovo invece molto regredito l’albergo del trapanese che mi ospita con la famiglia. I gestori hanno deciso di far pagare come extra ai clienti persino il “coperto”. I clienti, in buona parte anche qui non siciliani, se ne lamentano continuamente.

Risultato: l’albergo è semivuoto. E questo nonostante la splendia posizione. Ed è tutta qui la differenza fra il nuovo turismo necessario alla Sicilia; e quello vecchio. Da una parte una politica di customer satisfaction praticata a contatto diretto con i clienti; e una logica di rete:  consapevoli che i clienti bisogna conquistarseli e fidelizzarli in concorrenza con il mondo.

Dall’altra, un approccio passivo basato sul convincimento che basti sfruttare la rendita di posizione turstica garantita alla Sicilia da Natura e storia (bellezza e ricchezza del patrimonio storico-artistico), per avere turisti in abbondanza ogni anno.

Al contrario, fare customer satisfaction oggi nel turismo significa mettere al centro delle esigenze dei clienti la cura e la fruzione di un ambiente curato e valorizzato.

Parchi e riserve; escursioni in mare “pulite”; ambienti domestici eco-compatibili; giardini e alberi. Fatelo, come fa l’imprenditore a Favignana, e i vostri “bed and breakfast” o agriturismo che siano torneranno ad essere pieni tutto l’anno portando nel nostro territorio ricchezza economica, sociale ed ambientale.

Per saperne di più

 Il corso L'impresa sostenibile. Questo articolo di Mario Pagliaro è stato pubblicato il 17 ottobre 2007 da Il Quotidiano di Sicilia.


Tutti gli editoriali di Terza Ondata (lista completa)