Terza Ondata di Mario Pagliaro, 20 agosto, 2008:

Imprenditori. E custodi dell'ambiente

Economia e società in Italia, lo sapete, si ignorano.

Per esempio, chi siciliano sa che il creatore del marchio Flou, produttore dei famosi letti, è un conterraneo di Acicastello?

Rosario Messina, questo il suo nome, è oggi anche il presidente dei mobilieri italiani: un ruolo in cui si è distinto per la capacità di coinvolgere il mondo della cultura e della comunicazione in quelle che fino allora erano state le solite attività fieristiche.

L’azienda di Messina, tuttavia, sorge in Lombardia. Mentre in Sicilia e nelle altre Regioni del Sud pure ricchissime di alberi, l’attività dei mobilifici è pressoché inesistente persino nella verde Calabria, ogni anno messa a fuoco dai piromani.

Eppure ogni imprenditore saggio sa che la sua ricchezza dipende da quella dell’ambiente che ne sostiene il lavoro. Se i boschi da cui trae il legname si esaurissero, egli semplicemente non potrebbe più lavorare.

Là dove invece le foreste hanno solo, per le persone che vi abitano, il loro pur formidabile valore naturale, ecco il proliferare di fuochi dolosi appiccati da chi per sopravvivere è ormai abituato a dipendere dagli oboli pubblici di attività come la riforestazione o la guardiania forestale.

Ed ecco come nell’Italia sovrappopolata e segnata dai molti sintomi di un profondo degrado ambientale, le imprese hanno iniziato ad investire nel capitale naturale – alberi, acqua, flora, fauna, spazi verdi eccetera eccetera – che ne consente la vita e lo sviluppo. Piantano alberi; sostituiscono con edifici ecologici le vecchie sedi; ripuliscono le acque inquinate e si generano col sole l’elettricità che gli serve.

L’intuizione di Pasquale Pistorio che a metà degli anni ’90 fece della ST l’azienda industriale leader nella tutela dell’ambiente, si rivela vincente.

Lo sviluppo prossimo e futuro della Sicilia sarà basato sulle nuove attività di agricoltura, turismo e ricerca. E tutte avranno alla base del loro successo non solo la tutela, ma addirittura la valorizzazione dell’ambiente.

Innovare”, dice Rosario Messina, “significa usare il cervello e guardarsi intorno”. I nostri giovani imprenditori non hanno che da guardarsi intorno e studiare l’ecogestione e il nuovo marketing per come vengono praticati dalle aziende che pure in questi anni di crisi tutta mediatica, hanno saputo e sanno anche in Sicilia distinguersi per questa capacità.

Se anche la signora che a Marsala dirige l’azienda vinicola il cui raccolto notturno delle uve ha fatto il giro del mondo portando molti ministri ad inaugurare la vendemmia, avesse dato retta alle lamentazioni sul declino, possiamo star certi che avrebbe rapidamente concluso il lavoro intrapreso dal padre.

Al contrario, lei come molti altri imprenditori siciliani ha praticato l’innovazione imprenditoriale che ha fatto della sua un’azienda multimilionaria in euro con clienti in tutto il mondo.

Adieu, declino.

Terza Ondata

Questo articolo di Mario Pagliaro è stato pubblicato il 20 agosto 2008 da Il Quotidiano di Sicilia.
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